Dopo le tre sessioni di prove libere, il passo gara in Bahrain premia il pilota olandese, ma i rivali sembrano più vicini rispetto alle aspettative
Terminate le tre sessioni di prove libere, è arrivato il momento di analizzare le simulazioni di gara svolte dai piloti, principalmente nel corso delle FP2. A causa delle basse temperature, i piloti hanno deciso di scartare le gomme C1, molto utilizzate nella gara del 2023, e tutti si sono concentrati sulle gomme C3, ovvero le gomme più morbide portate dalla Pirelli per questo appuntamento.
Analizzando i tempi, Max Verstappen si è dimostrato, come da pronostico, il più veloce. Il pilota olandese ha completato 13 giri, rimanendo costante sull’1:36, e non ha mostrato alcun segnale di degrado. Un po’ più in difficoltà il suo compagno di squadra Sergio Perez, che, dopo aver compiuto un giro d’attacco in 1:35.9, ha alzato molto rapidamente i tempi. Ora resta da capire se effettivamente questa situazione sia veritiera, oppure se il team austriaco ha deciso di “nascondersi”.
A sorpresa però i rivali della Red Bull, in particolare Ferrari, Mclaren e Mercedes, sono molto più vicini rispetto alle aspettative, probabilmente consapevoli del fatto che il team austriaco non potrà essere così dominante come la stagione precedente. Questi tre team hanno svolto una simulazione pressochè uguale, con tempi che oscillano tra l’1:36 alto/1:37 basso.
In particolare, a differenza di quanto visto dai test, infatti, anche la Mclaren ha dimostrato di essere molto competitiva: infatti, nell’ultima giornata, Piastri e Leclerc avevano effettuato una simulazione completa di gara, con il pilota monegasco che era molto più veloce soprattutto nella prima fase di gara, a serbatoio pieno. Oggi, invece, il pilota australiano, così come il compagno di squadra Lando Norris, ha svolto una simulazione di gara molto solida, completando quasi tutti i giri poco sotto il muro dell’1:37, e, dettaglio non da trascurare, senza effettuare cooldown laps, ovvero giri in cui si decide di far rifiatare le gomme.
Subito dopo, c’è l’Aston Martin, con Alonso che è rimasto costante sull’1:37, mentre Stroll nell’ultima fase dello stint ha alzato i tempi, toccando l’1:38. Il team di Lawrence Stroll però deve stare attento alla sorprendente Visa CashApp Racing Bulls, ed in particolare a Daniel Ricciardo, che ha girato su tempi molto vicini a quelli del pilota asturiano.
Per quanto riguarda l’ultima parte dello schieramento, è rilevante sottolineare le difficoltà dell’Alpine. Infatti, i piloti Ocon e Gasly hanno rimarcato sin dal primo giorno di test il nervosismo della vettura e i problemi nella gestione delle gomme, in particolare la mescola più morbida. Entrambi i piloti hanno completato una decina di giri, ed è stato evidente il degrado dopo soli 5 giri, con i tempi che sono saliti di più di mezzo secondo.
A sorpresa, invece, davanti al team francese, potrebbero esserci Valtteri Bottas e la Haas. In particolare, il team statunitense, dopo che il team principal Ayao Komatsu aveva sottolineato la necessità di lavorare sulla gestione della gara, ha mantenuto un passo gara abbastanza solido, con entrambi i piloti che sono rimasti costanti sull’1:37, e solamente negli ultimi giri i tempi sono leggermente saliti.
Infine, parliamo della Williams, l’unico team che probabilmente ha deciso di concentrarsi su due programmi leggermente differenti: infatti, Alexander Albon ha compiuto 10 giri, con la mescola più morbida, girando con un passo gara costante intorno all’1:37/1:38; invece, Logan Sargeant ha compiuto solamente 8 giri, sempre con la Soft ed è partito dal tempo di 1:36.368, per poi precipitare velocemente anche lui sull’1:38, dimostrando quindi un alto degrado.
In conclusione, la Red Bull resta sicuramente la favorita per la gara di sabato, ma sicuramente sarà una gara molto avvincente!
FOTO: Scuderia Ferrari, F1