Il 27 febbraio, assieme ai Dutch Drone Gods, la casa austriaca creava un drone Red Bull abbastanza veloce e affidabile da seguire una Formula 1 per un giro intero…
COME È NATO IL PROGETTO
Il video inizia con una drag race tra un prototipo di drone Red Bull e la RB8 guidata da David Coulthard, concluso con la vittoria del drone, il quale ha disintegrato in accelerazione la Red Bull del 2012 che non ha fatto in tempo a recuperare il vantaggio.
Sceso dalla macchina, Coulthard ha fatto notare come le Formula 1 sono fatte per altro… non per le drag race, sfidando quindi il gruppo di youtuber a creare un drone in grado di seguire la RB20, guidata da Max Verstappen.
Le difficoltà incontrate dai Dutch Drone Gods sono molte, ma le principali sono state quelle di creare un drone non solo abbastanza veloce, ma anche abbastanza resistente da sopportare un intero giro di pista, che a Silverstone dura 5,8Km: sicuramente non un gioco da ragazzi.
Gli youtuber hanno mostrato anche un altro drone che usano solitamente per filmare delle auto, ma le prestazioni che aveva quest’ultimo non erano minimamente sufficienti per inseguire una Formula 1.
LE PRIME DIFFICOLTÀ
Il primo problema si è verificato qualche frazione di secondo dopo il primo avvio del drone. Appena il pilota ha accelerato per decollare alcuni cavi si sono bruciati: dopo averli riparati per ripartire, il gruppo di youtuber ha notato come il drone si scaldava del 20% di troppo rispetto al limite che si potevano permettere.
Sistemato il prototipo, i 4 youtuber si sono recati a Silverstone per provare il drone, inseguendo Liam Lawson sulla RB19.
Durante questi test, a un certo punto c’è stato un grosso spavento per i ragazzi: probabilmente colpito da una turbolenza generata dall’aerodinamica della RB19, il drone ha cambiato improvvisamente direzione, uscendo dal circuito e facendo perdere il segnale radio. Alla fine, però, nessun problema.
IL GIRO FINALE E UNA DELLE RIPRESE MIGLIORI DI UNA FORMULA 1
Dopo vari test, il gruppo olandese ha consegnato il drone a Red Bull Racing: la scuderia ha prima modificato la aerodinamica e apportato piccoli cambiamenti tecnici, per poi colorarlo con le proprie livree. Riconsegnato al gruppo di youtuber, i ragazzi hanno così potuto provare a riprendere il nuovo “mostro” di Adrian Newey.
Max Verstappen è stato quindi fatto uscire dai box con pista bagnata: nel mentre i Dutch Drone Gods hanno fatto decollare il drone e hanno aspettato che il 3 volte campione del mondo arrivasse all’ultima curva, per poi affiancarsi e seguirlo nell’unico giro che avevano a disposizione.
La ripresa che si può osservare sul canale youtube della Red Bull è SPETTACOLARE: si può infatti intravedere la vera velocità di una F1, che dal classico onboard sembra “più lenta” rispetto a come si vede nella realtà o dalla telecamera 360°. In alcuni istanti sembra addirittura di essere in un videogame, mentre nei momenti in cui il drone va sopra la RB20, si possono notare i flussi aerodinamici attraverso l’acqua la quale, essendo un fluido, si comporta come l’aria.
Foto: Red Bull, Joerg Mitter