Il secondo giorno di test va in archivio con una Ferrari ottima sul passo gara e altrettanto veloce sul giro secco, ma Red Bull rimane prima forza…
Un’ottima Ferrari ha illuminato il mattino e poi il crepuscolo del Bahrain nel secondo giorno di test. Il team di Maranello si è dimostrato il più competitivo sia sul lato passo gara che quello del giro secco, considerato però che quest’oggi sulla Red Bull c’era Perez e non Verstappen.
La giornata inizia con 10 dei 20 piloti in pista (al fine di evitare al più possibile il rischio di bandiere rosse). La competitività del Cavallino la dimostra subito il monegasco Charles Leclerc, che mette a segno un tempo di 1.31:750 con la gomma C3, la gomma Soft adottata per il GP del Bahrein.
Mattina che non rivela molti spunti di interesse, fino a quando intorno alle 10 e 30 Lewis Hamilton alza involontariamente un tombino posizionato in prossimità di curva 10. Quest’ultimo, ormai in una posizione non corretta, impatta col fondo della Ferrari di Charles Leclerc e ne provoca danni irreparabili, facendo vivere agli appassionati un Las Vegas-bis. La sessione viene perciò congelata e posta sotto bandiera rossa.
I test pomeridiani perciò dureranno un’ora in più per garantire il rispetto delle 24 ore di pista prestabilite. Con il pomeriggio subentrano Carlos Sainz e Lando Norris, mentre la scelta di Mercedes e Red Bull è quella di continuare rispettivamente con Hamilton e Perez (fermo poi ad inizio sessione per un problema)
Sono proprio i due subentrati a fornirci il primo assaggio di velocità, con ottimi tempi registrati su C3, ma l culmine della prestazione Ferrari arriva sul calare del tramonto. Il Cavallino, infatti, segue il programma della Red Bull simulando una vera e propria gara. 57 i giri percorsi su tutte e 3 le compound che saranno a disposizione del Gran Premio di Sabato 2.
Le prime vere simulazioni di gara: i TEMPI
Nel primo stint Perez si rivela più veloce di Sainz (su gomma più morbida), ma l’inversione di tendenza arriva dalla C2 in poi. Carlos è un metronomo: non sbaglia un colpo. I suoi tempi variano dall’1.37:100 all’1.37:500, facendo brillare gli occhi dei Tifosi.
Dopo l’ultimo pit stop lo spagnolo ed il messicano montano la C1, corrispondente della Hard per il weekend di gara. La Ferrari è incontenibile! L’onboard della SF-24 è magnifico: la vettura è facilissima da guidare (al contrario di Mecedes un po’ in difficoltà sotto questo punto di vista) e soprattutto è circa 1.5 secondi più veloce della Red Bull. Sainz oscilla tra il 35.0 ed il 35.6 mentre Perez ed Hamilton navigano tra il 36.8 ed il 37.5.
Occhio, però, perchè le parole di Michael Schmidt hanno allarmato tutti gli appassionati, parlando di distacchi impressionanti tra Red Bull e le avversarie: “Al momento nel paddock si crede che la Ferrari sia la seconda forza dietro la Red Bull. Gli ingegneri Mercedes pensano che la Red Bull sia un secondo avanti a tutti. Dagli ingeneri Williams, invece, vedono i campioni del mondo con un vantaggio di circa mezzo secondo”.
Oggi si è dimostrata anche molto veloce la Visa Cashapp RB di Tsunoda e Ricciardo, buona sul giro secco, ma soprattutto molto competitiva sul lungo raggio. L’australiano infatti ha mantenuto un ritmo costante e piuttosto competitivo sotto il sole del pomeriggio del Bahrain.
Ferrari: grande passo in avanti
La Ferrari oggi ha compiuto dei passi da gigante rispetto soprattutto all’anno scorso: a Maranello infatti sono riusciti a migliorare la guidabilità, pecca della SF-23, rendendo l’auto di quest’anno più facile. Leclerc commenta così l’auto del 2023: “Arrivavamo in curva e non sapevamo se avremmo avuto un sovrasterzo estremo o un sottosterzo estremo. Questo era un grosso problema. Quest’anno la macchina non è così, e questo è un punto di partenza migliore”
La SF-24, inoltre, ha dimostrato di saper conservare le gomme e non mangiarle come accadeva l’altr’anno.
Certo, sono solo test pre-stagionali, ma come si dice… “rosso di sera, bel tempo si spera“.
Foto: X/Scuderia Ferrari