GPKingdom ha intervistato in esclusiva Cesare Fiorio, leggenda del motorsport mondiale. Da Senna a Ferrari, dal rally ad Alonso, ecco tutti i temi trattati in questo speciale…
Cesare Fiorio è una delle più grandi leggende che il motorsport italiano abbia visto. Nato il 26 maggio 1939 a Torino, tra i 18 titoli mondiali vinti tra rally ed endurance, l’esperienza in Ferrari tra il 1989 ed il 1992 e il record mondiale di attraversata in motonautica da ponente a levante, Fiorio è uno dei capi saldi dello sport italiano. GPKingdom ha avuto l’onore e l’esclusiva di intervistare Cesare, e qui sotto potrete trovare la nostra intervista.
L’intervista a Cesare Fiorio
SZ: “Cesare Fiorio, come nasce questa passione?”
CF: “La mia famiglia ha sempre “bazzicato” tra le automobili: mio padre correva, io anche, mio figlio pure, ed ora vuole iniziare mia nipote: siamo oggi alla quarta generazione!”
SZ: “Rally o Formula 1?”
CF: “Non scelgo… amo entrambi, l’importante è gareggiare, e se possibile vincere“
SZ: “Lei ha vinto 18 mondiali nel rally, un numero pazzesco: qual è il segreto?”
CF: “C’è un solo segreto: gareggiare tanti anni! (ride, ndr). A parte gli scherzi, abbiamo vinto con tutte le macchine… dalla Fulvia alla Stratos, dalla 037 alla S4, dal Delta 4WD al Deltone”
Il curioso Rally di Montecarlo 1983 con la Lancia HF 037
SZ: “Lei ha anche vinto il rally di Montecarlo con la 037 in un modo particolare: ce lo racconta?”
CF: “Montecarlo era una gara con tanta neve, anche se quell’anno ne scese di meno… la sfida fu tra noi e la Audi, che aveva però le quattro ruote motrici: inevitabilmente, partivamo come svantaggiati. Ecco perchè andai dalla polizia francese, la Gendarmerie, e fingendomi un comune cittadino iniziai a lamentarmi delle strade, inventandomi che avevo rischiato di schiantarmi. Per cui, l’ANAS francese mandò i camion a pulire la strada”
SZ: “E così pulirono la strada?”
CF: “Sì, ma io mica ero contento… comprai alcuni sacchi di sale e lo sparsi in giro con i furgoni: non vinsimo la singola prova, ma trionfammo sia nel Rally di Montecarlo, sia il mondiale“
L’approdo di Cesare Fiorio in Ferrari
SZ: “Da lì poi lei passò in Ferrari…”
CF: “Si, vero. Ricevetti una chiamata del tutto inaspettata: “Vieni subito domani a Milano”, mi dissero. Risposi che ero in Portogallo, ma nessuna spiegazione: la mattina dopo dovevo essere in Italia. Così presi il primo aereo da Lisbona: da lì mi dissero che sarei diventato il direttore sportivo della Ferrari. Io fui felice, ma poi mi sorpresero: pensavo di diventarlo con il nuovo anno, ed invece… invece lo diventavo dal giorno successivo! Era motivo di grande orgoglio ma allo stesso tempo di pressione: ricevetti però grande affetto da tutti“
Ayrton Senna e la Ferrari: Cesare Fiorio aveva concluso l’accordo
SZ: “Cesare, è vero che lei era grande amico di Ayrton Senna?”
CF: “Sì, io e Senna eravamo molto amici, anche se ovviamente non potevamo mostrarlo troppo. Io lo ho voluto fortemente in Ferrari per due motivi: il primo è perchè l’ho sempre ritenuto il miglior pilota mai esistito, poichè sapeva andare in qualsiasi condizione senza problemi. Il secondo, non meno importante, era perchè almeno non lo avevamo contro…”
SZ: “Immagino fosse dura affrontare Ayrton…”
CF: “Certamente. Avevo fatto un accordo con lui, un pre-contratto, per farlo approdare in Ferrari nel 1992. Eravamo d’accordo su tutto, Senna era pronto per venire in Ferrari, mancavano solo alcuni dettagli come la scritta “Nacional” (lo sponsor del brasiliano, ndr) sul casco… ma era tutto fatto“
SZ: “E come mai saltò la trattativa Senna-Ferrari?”
CF: “Trovai una persona, alla presidenza della Lancia, che si oppose fermamente alla mia decisione, e per questo motivo decisi di lasciare poi la Ferrari. Questo stop ha cambiato la mia vita, ma soprattutto ha cambiato quella di Ayrton, che decise di andare alla Williams: prima di quell’episodio ci incontravamo spesso a casa sua, mi invitò sia in Brasile, sia a Montecarlo”
“Suzuka 1990? Senna non rallentò assolutamente”
SZ: “Dopo la trattativa saltata, in Ferrari arrivò Alain Prost e nel 1990 Senna vinse il mondiale proprio scontrandosi contro il vostro pilota. Provò rabbia in quel momento?”
CF: “Noi sapevamo che, all’ultima gara a Suzuka, che se dopo il primo giro saremmo stati in testa, avremmo vinto gara e mondiale ai danni di Senna. Lo stesso pensiero però lo ebbe Ayrton, che alla prima curva non rallentò assolutamente e buttò Prost nel prato. Lì finirono le nostre gare: Senna aveva due punti di vantaggio prima della partenza, e venne eletto campione del mondo“
SZ: “Se lo aspettava quell’episodio, visto quanto successo a Suzuka 1990?”
CF: “La loro rivalità in McLaren fu molto accesa… e per questo motivo Prost venne volentieri in Ferrari, il suo cattivo rapporto con Senna agevolò la trattativa. Il loro disaccordo, però, non era più così lampante come l’anno prima, ma certamente loro due rimanevano rivali tanto quanto lo eravamo noi e la McLaren“
Un estratto di un meraviglioso racconto, una testimonianza da brividi, che abbiamo avuto l’onore di ascoltare dal nostro ospite Cesare Fiorio: l’invito che vi facciamo è quello di andarvi a vedere l’intervista completa su YouTube, dove trovate tutti gli aneddoti raccontati direttamente dall’ex direttore sportivo della Ferrari.
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Foto: Pinterest, Motorsport Images