A distanza di poche ore dal comunicato, la FIA ha deciso di interrompere le indagini su Toto Wolff e la moglie Susie
Da un colpo di scena ad un altro. E il tutto in poco più di 24 ore. Quello che sta succedendo di questi tempi a Parigi (sede FIA) ha del clamoroso: Toto Wolff, indagato dalla Federazione per “conflitto di interessi” non sarebbe di fatto più indagato. Il comunicato della decisione (si spera definitiva) della Federazione è arrivato nel tardo pomeriggio, abolendo tutto ciò che si è detto recentemente. Una cosa incredibile se si pensa al fatto che addirittura tutte le altre 9 scuderie siano dovute intervenire nella faccenda.
Il comunicato cita:”La FIA può confermare che non ci sono indagini in corso in termini di etica o disciplinari che coinvolgano alcun individuo. In quanto ente regolatore, la FIA ha il dovere di mantenere l’integrità del motorsport mondiale. La FIA ribadisce il suo impegno per l’integrità e la correttezza”. In sintesi: FIA vs Toto Wolff non è mai esistito.
Il perché del dietrofront di FIA
L’accusa di FIA a Toto Wolff e alla moglie Susie è stata piuttosto considerata una vera e propria bordata contro Mercedes. Non è un caso che ad intervenire, oltre alla stessa F1 (che ricordiamo essere distinta dalla FIA), dopo nemmeno ventiquattr’ore dal comunicato, siano stati gli stessi team. Una volta presa posizione, grossa abbastanza per far scoppiare un vero e proprio caso mediatico, è stata la stessa FIA a fare un passo indietro, comunicando di aver concluso l’indagine. Se la FIA, dunque, contava in un fronte sfaldato, deve esser rimasta un bel po’ spiazzata.
FIA e Toto Wolff potenzialmente potrebbero rappresentare però l’inizio di un lungo capitolo di polemiche, o magari la loro estinzione. Un dietrofront che peraltro arriva alla vigilia della cerimonia di premiazione, in cui verranno consegnati i premi ai vincitori dei vari campionati. Un’occasione per incontrarsi, questa volta pacificamente, facendo finta di nulla. Omettendo sempre possibili ripensamenti o colpi di scena dell’ultimo minuto.
Foto: AMG-Petronas Mercedes F1, F1