Incredibile quanto accaduto nel corso delle FP1 a Carlos Sainz nel GP di Las Vegas, a causa di un tombino. Vasseur però non ci sta…
Frederic Vasseur è una furia. Il weekend del Las Vegas GP per la Rossa comincia in salita, con la 55 di Sainz costretta a partire con un handicap enorme: sono infatti 10 le posizioni di penalità per lo spagnolo, costretto a cambiare l’intero pacco batterie e la centralina sulla propria monoposto rossa. Inizio di weekend peggiore era difficile immaginarlo dunque per la Ferrari a Las Vegas.
Ricostruendo l’accaduto (per chi non è mattiniero…), a pochi minuti dall’inizio delle FP1, il pilota iberico è passato sopra un tombino che ha danneggiato pesantemente il fondo della sua monoposto. Scintille che spiccavano immediatamente in seguito all’impatto. Un episodio che ha portato alla brusca interruzione e successiva cancellazione della prima sessione di prove libere. Inoltre, per prevenire ulteriori problemi la seconda sessione è stata posticipata. La Rossa ha chiesto, per gli incresciosi danni alla vettura di Sainz, una “deroga”, prontamente spedita al mittente da FIA.
“Questa situazione è semplicemente inaccettabile”, ha chiosato così in conferenza stampa Fred Vasseur, team principal della scuderia di Maranello. E così, un weekend che si preannunciava già colmo di polemiche, è pronto ad infiammarsi ancor di più.
L’attacco di Vasseur alla FIA
Non ci ha pensato due volte a criticare duramente la FIA Frederic Vasseur, numero 1 della Ferrari. “L’impatto ha danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. Il danno di Sainz nel GP di Las Vegas non l’avevo mai visto”. Il tutto ovviamente ricorda ancora una volta una polemica ormai decennale, che persiste in numerosi botta e risposta, tra Ferrari e FIA. Non è il primo attacco e non sarà l’ultimo. I rapporti tra Maranello e Parigi (sede FIA), sono incrinati chiaramente da almeno 4 anni, basti pensare al “patto segreto” conciliato nel 2019, in seguito alle irregolarità della SF-90.
L’episodio di Sainz in questo GP di Las Vegas è destinato a creare un precedente nella storia del motorsport. Nel bene e nel male, che si tifi o meno Ferrari, ciò non fa bene né alla reputazione di FIA né tanto meno al circuito americano, o ancora ai team. E’ ora di cambiare e non cadere più nel paradosso e nell’imbarazzo. Ammesso che questa sia la volontà di tutti.
Foto: F1