In un weekend da dimenticare per la squadra di Maranello, c’è chi ha combinato di peggio: è la direzione gara, ancora una volta fuori luogo
Doveva essere il weekend del riscatto della Ferrari, ed invece è stato quello delle conferme (negative).
Una SF-23 criticata in primis dallo stesso Frederic Vassuer (“Inaccettabile vedere una vettura che si comporta così”), mai in lotta per qualcosa di importante se non nell’ultimo giro del Q3 di ieri con un Leclerc sensazionale, come ormai siamo abituati a vedere soprattutto in qualifica.
Ma i tifosi Ferrari possono “consolarsi” sapendo che c’è chi ieri ha fatto ancora peggio.
E no, non è nessun team (a parte, purtroppo, una McLaren sempre più allo sbando).
Ad aver fatto peggio è la direzione gara della FIA, per l’ennesima volta allo sbando più totale.
Oltre ad aver completamente stravolto gli esiti della gara con una Safety Car assolutamente non necessaria, compromettendo una strategia perfetta della Ferrari così come mettendo a serio rischio una vittoria già ipotecata da Sergio Perez e favorendo nettamente la rimonta di Verstappen (come lui stesso ha ammesso, dicendo che “senza la SC il secondo posto sarebbe stato il massimo risultato ottenibile, oltre che molto più difficile da raggiungere”), il disastro compiuto a fine gara con Alonso è da circo assoluto.
Prima sale sul podio come terzo classificato, poi viene retrocesso a quarto (consegnando punti e trofeo a George Russell), salvo poi ripensarci e ridare di nuovo il terzo posto a Fernando.
Un teatrino non di certo nuovo agli appassionati, che dopo Canada 2019 ed Abu Dhabi 2021 si sono abituati a vedere decisioni insensate e soprattutto contraddittorie tra loro, facendo completamente perdere la credibilità degli appassionati verso una Federazione ed una direzione gara, ancora una volta, che non riescono a stare al passo con una Formula 1 sempre più moderna ed innovativa.
Fonte immagini: Twitter.com/F1, Scuderia Ferrari