Red Bull a muso duro per una nuova Sprint Race!

by Walter Izzo

Christian Horner e Max Verstappen pronti a proporre un nuovo format della Sprint Race, criticata da Red Bull sin dalla sua comparsa

Il weekend di Austin, penultimo appuntamento con la Sprint Race attendendo San Paolo, ha premiato ancora una volta Red Bull e Max Verstappen. Fin qui nessun patema né novità. Tuttavia nel post-gara, un fiume di polemiche scatenato da FIA per le squalifiche di Mercedes e Ferrari ha quasi eclissato quella che è stata l’ennesima vittoria Red Bull di questa stagione.

Max Verstappen nella Sprint Race del sabato ad Austin, da lui e da Red Bull criticata
Max Verstappen nella Sprint Race del sabato ad Austin, da lui e da Red Bull criticata

Oltre al successo, sempre ben gradito a casa Mateschitz, nuove critiche pesanti nei confronti del sistema sono giunte proprio dal team che sta dominando questo 2023. Max Verstappen prima, Christian Horner poi hanno attaccato per l’ennesima volta il format Sprint del sabato, che stenta a convincere (ma non solo Red Bull storce il naso). Per intenderci, la Sprint piace a tutti i team sin dal 2021, ma in questo modo a pochi. E tra questi si è sollevata la voce più rilevante del coro.

A dispetto del formato che stabiliva la griglia di partenza nel 2021, questa stagione ha visto lo svolgimento della Sprint il sabato in seguito ad una “mini-qualifica”, la celebre Shootout. Il risultato finora ottenuto, è il poco tempo per sviluppare e stabilire l’assetto di una monoposto data la singola sessione di libere il venerdì pomeriggio.

La proposta Red Bull

Al termine del gp, come detto, Horner ribattezzava la Sprint così: “La sprint di per sé è la strada giusta, ma potrebbe essere utile qualche aggiustamento per renderla più emozionante”. Ai microfoni di Auto Motor und Sport, continua: “Forse dovremmo invertire i primi 10 sulla griglia. Un’altra possibilità sarebbe quella di assegnare più punti. Ciò incoraggerebbe i piloti a correre maggiori rischi perché conviene farlo”.

Se Horner moderatamente ha criticando tentando di risolvere il “problema”, Verstappen ci è andato invece giù pesante già nel venerdì. “Toglie magia, più o meno tutti sanno cosa succederà. Non mi annoio, ma se fossi un tifoso rimarrei deluso”. Il caso vuole che sia proprio chi sta dominando il campionato a parlare di poca imprevedibilità.

Difficile che F1 faccia marcia indietro su un tema così caro, ma la certezza sta nel fatto che prima o poi qualcosa cambierà. In meglio o in peggio è ancora da decifrare dato che il dibattito coinvolge anche i tifosi, i primi ad approvare o meno ciò. Proprio quei tifosi, forse troppe volte dimenticati, dovrebbero contare di più in uno sport così importante ed esteso come la F1. Proprio quei tifosi che sono il vero motore pulsante di questo sport.

Foto: Oracle Red Bull Racing, F1

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