Il GP d’India che si è svolto nei giorni scorsi ha visto temperature altissime che i piloti non hanno sopportato, come Pol Espargaró
Durante la gara di domenica scorsa i piloti hanno sofferto veramente tanto il caldo all’interno della tuta, per non parlare del caldo che il motore della moto trasmette al pilota durante l’intera gara. Le temperature in India erano veramente estreme, infatti molti piloti erano stremati al termine del Gran Premio, come Jorge Martin, il quale è quasi svenuto al parco chiuso prima di salire sul podio con Marco Bezzecchi e Fabio Quartararo, così anche come Pol Espargaró.
Al termine della gara i giornalisti hanno chiesto a vari piloti di commentare il caldo estremo che hanno dovuto sopportare durante l’intero weekend di gara, specialmente durante la gara che è durata ben 40 minuti.
Uno dei piloti più critici, come detto, è stato Pol Espargaró, arrivato a sopportare addirittura una temperatura di oltre 35° all’interno della tuta, un qualcosa di veramente estremo per tutti.
LE PAROLE DI ESPARGARÓ
“Verso la fine della gara ero molto debole, infatti sono stato costretto a dover calare il ritmo, se no non avrei assolutamente finito la gara. A fine gara mi hanno comunicato che avevo raggiunto 198 battiti al minuto, onestamente ero molto sorpreso, non avevo mai raggiunto nulla di simile nella mia carriera. La gara inizialmente doveva essere di 24 giri, ma per fortuna abbiamo parlato tutti insieme con la “Safety Commission”, la quale si è convinta di ascoltarci accorciando così la gara a 21 giri“.
“La pista mi piace, ha un davvero bel carattere e ma anche una bella personalità, non servono cambiamenti secondo me. Bisognerebbe soltanto allargare un po’ le vie di fuga, attualmente se dovessimo commettere un errore è molto pericoloso”.
Foto: MotoGP