Una Suzuka dai tanti volti: dai gesti di un animo nobile come quello di Vettel, al ricordo di una persona la quale luce mai si spengerà.
Bentornato a casa, Seb
È appena terminato il Gran Premio del Giappone, il quale durante il weekend ha felicemente accolto un vecchio amico: il quattro volte campione del mondo da giovanissimo Sebastian Vettel. Un bentornato a casa, nel suo circuito preferito, ma che forse casa per lui non lo è più. Un saluto ai vecchi colleghi, un abbraccio veloce, il ricordo di una vita passata in pista.
I cordoli colorati di giallo e di nero fanno ricordare l’animo gentile di Sebastian, i suoi ideali, il suo spirito combattivo.
Una persona prima di tutto, con un cuore.
Suzuka è storia
Parlando di Suzuka torna immediatamente alla memoria qualcosa, e no, non quel simpatico “su zucca” del pilota monegasco Charles Leclerc ai tempi della Formula 2 con la Prema. Nemmeno del primo mondiale di Schumacher con la Ferrari, per quanto quel giorno di ottobre sia tutt’ora ricordato con grande gioia.
Qualcosa di diverso. O meglio, qualcuno.
Ciao Jules
5 ottobre 2014, Gran Premio del Giappone.
Al giro 45 Adrian Sutil esce di pista a causa della pioggia battente sull’asfalto e della scarsa visibilità del tracciato, Jules Bianchi fa lo stesso solo un giro dopo ma, purtroppo, a frenare la sua corsa c’è una gru mobile parcheggiata nella via di fuga. Non c’è niente da fare, le condizioni risultano critiche già dall’inizio. Posto sbagliato nel momento sbagliato? Forse. Tuttavia, la cosa certa è che se la situazione fosse stata gestita in modo corretto, probabilmente avremmo visto Jules sul tetto del mondo, a festeggiare la vittoria del suo primo campionato mondiale.
La stoffa c’era, il talento anche.
Jules si è spento il 17 luglio dell’anno successivo, dopo più di nove mesi di coma.
Adesso non può far altro che vegliare sul papà Philippe, sulla mamma Christine e sui fratelli Tom e Mélanie. Su Charles, il suo prediletto; colui che ricorderà sempre come il suo migliore amico, colui che ci ricorderà sempre un po’ di Jules.
Foto: F1, Schlegelmilch