ESCLUSIVA Ivan Capelli: “Vi spiego l’exploit di Liam Lawson“

di Stefano Zambroni

Durante un evento nel weekend di Monza, Ivan Capelli ha svelato i segreti e le differenze tra gli esordienti degli anni ’80 e i rookie di oggi, proprio come Liam Lawson

Nel corso degli anni la Formula 1 è cambiata, si è evoluta, è stata stravolta. A raccontarla è uno dei più celebri telecronisti ed opinionisti italiani del motorsport, Ivan Capelli, nonchè ex-pilota di Formula 1 dal 1985 al 1993. Capelli ha illustrato, durante un evento nel weekend del Gran Premio d’Italia a Monza, le differenze tra i rookie degli anni ’80 e quelli degli ultimi anni, in particolare Liam Lawson, grande protagonista del Gran Premio di Singapore con uno straordinario nono posto.

Liam Lawson al Gran Premio di Monza, dove era ospite anche Ivan Capelli
Liam Lawson al Gran Premio di Monza, dove era ospite anche Ivan Capelli

Capelli ha voluto ricordare il suo esordio in Formula 1 nel 1985, paragonandolo a quello dell’attuale Liam Lawson: “Entrambi siamo stati messi in macchina a stagione in corso. Mi chiamò Ken Tyrrell: ‘Ciao, Ivan. Ti va di esordire in Formula 1 al Brands Hatch?’. Per me era un’opportunità incredibile. Unica. Chiesi quantomeno di provare la vettura, visto che non avevo mai provato a guidare una F1, o quantomeno volevo provare il Brands Hatch, che non sapevo nemmeno come era fatto.
Tyrrell rispose che non c’erano motori e non c’erano soldi. E il debutto non fu facile, perchè di botto ero in mezzo a Rosberg, Mansell, Senna, Prost… e non potevi sbagliare con loro
.

La similitudine tra Capelli e Liam Lawson

“Sono stato preso e buttato in macchina, proprio come è successo ora a Liam Lawson dopo l’infortunio di Daniel Ricciardo. Due tipi di esordio totalmente diversi: i piloti di oggi passano migliaia di ore al simulatore e così conoscono ogni segreto della pista e della macchina, mentre io, ad esempio, il Brands Hatch lo avevo provato solo una volta il giorno prima e in bicicletta. Lawson ha debuttato a Zandvoort, e la pista già la conosceva in ogni angolo.

Meglio oggi o negli anni passati? Capelli sintetizza così le differenze, spiegando perchè Lawson sta così tanto performando bene: “Non so quale epoca sia migliore. Oggi hanno un processo per diventare piloti completamente diverso. Non pensate che sia più facile però: hanno una grande difficoltà, che è la telemetria. Oggi sanno ogni minimo dettaglio, sanno quante volte respiri, dunque vieni messo in pista soltanto se sei al livello degli altri. Sei costantemente monitorato, e non puoi mai sbagliare, ha concluso.

Foto: Scuderia AlphaTauri

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