Max Verstappen non ha ricevuto penalità in nessuna delle tre occasioni: tutte le motivazioni della FIA e la rabbia degli appassionati
Gli appassionati non hanno decisamente digerito la decisione della FIA di non penalizzare Max Verstappen. Soltanto due reprimende per il pilota olandese, il quale era sotto investigazione già dal Q1 ieri, ritenute dagli spettatori “decisamente troppo poco severe e non in linea con i precedenti”.
Ma, andando per step, andiamo a vedere tutti e tre i casi.
Il primo: l’impeding a Sargeant
Il primo: un impeding verso Logan Sargeant. Qui nessuna reprimenda, con Sargeant che si è detto “non ostacolato da Max”, mentre quest’ultimo si è difeso sostenendo che “qualsiasi movimento diverso poteva causare incidenti con altri piloti”, versione alla quale la FIA ha creduto.
Il secondo: l’impeding in pit-lane
Il secondo: lo stop in pit-lane di 14 secondi per prendersi spazio dalle altre macchine. Qui la giustificazione è particolarmente bizzarra: Verstappen non è stato punito perché “potenzialmente poteva dare fastidio a chi aveva davanti”, cavandosela quindi soltanto con una reprimenda. La FIA ha poi aggiunto che Verstappen non ha avuto nessun guadagno nel fermarsi in pit-lane.
Il terzo: l’impeding a Tsunoda
Il terzo, e più grave, l’impeding a Tsunoda: AlphaTauri non si è presentata dagli stewards per difendersi (episodio certamente singolare, probabilmente dovuto al fatto che si trattava della “sorella maggiore”), lasciando dunque solo la versione di Red Bull. Qui i commissari hanno deciso di attribuire la colpa al team con 5.000€ di multa (contrariamente a quanto successo, per esempio, a Leclerc a Monaco) e di attribuire a Max una seconda reprimenda. I commissari hanno reputato la sanzione “coerente con altre decisioni prese in casi passati”.
Perchè a Leclerc è arrivata la penalità, ma a Verstappen no?
Ma perchè Leclerc è stato penalizzato, mentre Max no? La penalità a Monaco è stata data da una Direzione Gara composta da elementi completamente diversi: ad ogni tappa del mondiale, infatti, vengono cambiati i membri della commissione, creando quindi tutte queste decisioni completamente diverse e discordanti.
La Direzione Gara di Singapore, infatti, ha deciso di valutare tutti i casi simili a questo come “responsabilità del team e non del pilota“. Così, però, si va completamente controcorrente rispetto a quanto deciso a Montecarlo.
Foto: Formula 1