C’è una statistica in particolare che non lascia dubbi, e che incorona Ayrton Senna come il più grande pilota di sempre sul bagnato…
Sono tante le discussioni sui cosiddetti G.O.A.T. (Greatest Of All Time – Migliori della storia), ma probabilmente c’è un dibattito sul quale quasi tutti gli appassionati sono d’accordo: è quello sul “miglior pilota nella storia della Formula 1 in condizioni di pista bagnata“, titolo praticamente sempre assegnato ad Ayrton Senna, vero mago della pioggia.
Osservando questa statistica a cura di PolMat16Racing, non si hanno dubbi su chi sia il vero dominatore della pioggia: se i grandi campioni come Hamilton e Schumaher si fermano rispettivamente al 35% e 36% di vittorie, Senna si trova addirittura a 10 vittorie su 17, il 59% delle gare corse sotto il bagnato. L’attuale dominatore della Formula 1 invece, Max Verstappen, con una gara in meno corsa rispetto a Senna (16 contro 17), ha la metà delle sue vittorie, cinque, delle quali una a Spa 2021 quando si corsero soltanto due giri e sotto Safety Car, mentre l’ultima risale a Zandvoort 2023.
Molto più indietro Fernando Alonso: lo spagnolo ha vinto soltanto quattro gare sulla pioggia nella sua carriera, avendone corse addirittura 42 dal 2001 ad oggi. Charles Leclerc infine, tra i più grandi talenti di questa generazione, attende ancora di vincere la sua prima gara sul bagnato, vittoria che sarebbe arrivata a Montecarlo nel 2022 se non ci fossero stati errori di strategia da parte del team.
Senna e la pioggia di Donington 1993
La massima espressione della magia di Ayrton Senna sul bagnato la si ha a Donington, nel 1993, quando Ayrton Senna mise a segno il cosiddetto “Lap Of The Gods” (Giro degli Dei), con un primo giro da pelle d’oca, con Senna che, quinto alla prima curva, iniziò ad inanellare sorpassi curva dopo curva e si trovò già primo ancor prima che finisse il primo giro.
Foto: X.com/PolMat16Racing, Instituto Ayrton Senna