L’ultimo viaggio di Alessandro Bianchi

di Stefano Zambroni

Questa è la storia di Alessandro Bianchi, un ragazzo di soli 18 anni che nella notte tra il 16 ed il 17 agosto 2023 ha perso la vita a Ravenna in un incidente stradale a bordo della sua moto, la sua passione, una CF Moto 450.
Abbiamo ricostruito la sua storia con l’aiuto di Siria, la sua fidanzata che ringraziamo immensamente, che ci ha aiutato a rivivere la storia di Ale.

Alessandro insieme alla madre, pochi giorni fa

Sin da piccolo, Ale ha due passioni: la moto ed il basket. E basta aprire i suoi profili social per capire come, nonostante gli anni, quelle passioni non sono mai cambiate. Papà Gianfranco, anch’esso amante delle due ruote, lo mette in sella su una piccola Ducati giocattolo a soli 3 anni: Ale se ne innamora, tanto da girare per tutta la città con questa tenera moto.

La passione cresce, tanto che un giorno Ale si avventura tra le strade del centro e preoccupa tutti, che cercavano invani quella piccola moto. Ale poi torna a casa (non senza la forte sgridata dei suoi genitori), ma la strada ormai è tracciata: le moto sono nel suo cuore, tanto che negli anni successivi inizia a girare in pista con le prime mini moto, anche grazie agli insegnamenti di papà.

“La moto di Ale”

Arriva poi il momento del “motorino”, della prima patente stradale: gli regalano una Yamaha R125, di colore blu. Tutti sono abituati a vedere Ale con quella moto color blu elettrico, con la quale conosce anche l’asfalto della strada dopo aver conosciuto quello della pista, mezzo sulla quale monta per la prima volta anche Siria.

“La moto di Ale”

Pista che però non abbandona: nei weekend lui e papà amano andare tra i vari circuiti della zona e non solo, con le loro moto da pista sulle quali Ale adora montare in sella.

Non solo la pista però: la passione è per tutto lo sport, soprattutto il basket, che pratica per anni tra il Basket Lugo e la Raggisolaris Faenza, che milita in Serie B. E poi la scuola, con il liceo scientifico che certo non amava quanto le sue due più grandi passioni.

“Il modo migliore per andarsene”

L’ultima, quella che ha tradito Alessandro quella maledetta notte, è una CF Moto 450. Amava follemente quella moto, moto con la quale avrebbe certamente voluto divertirsi per più tempo: probabilmente, però, non c’è modo più felice e spensierato per un motociclista di spegnersi, in sella alla propria passione e facendo ciò che sin da quel giorno con la sua mini-Ducati amava fare.

Così lo ricorda papà Gianfranco: “Eri un ragazzo meraviglioso, hai lasciato la tua impronta in tanti cuori nella tua breve vita. Questo dolore immenso non passerà mai ma potrò gioire ogni giorno che mi rimarrà per averti avuto vicino.
Riposa in pace Amore mio”.

Ora, sui blocchi della griglia di partenza formata dai tanti che hanno dato la vita in nome della loro passione, c’è anche Ale. Una gara senza un vincitore, perchè tutti quanti lo sono di già.

Foto: Instagram.com/alessandrobianchii_, Instagram.com/claudia_guerrini_

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